Album numero cinque in undici di carriera per i Fast Animals And Slow Kids, band che torna sulle scene il 10 maggio con le undici tracce di Animali Notturni. Eppure, questo disco sa anche di debutto per i FASK, che entrano in una major come Warner Music e si sono lasciati accompagnare nella lavorazione da un produttore come Matteo Cantaluppi.
E la band mette subito le cose in chiaro: la ricerca sonora e il vestito acustico che si riconosce nel disco non sono frutto di alcun compromesso con il mainstream, piuttosto sono l’approdo di un percorso che loro stessi hanno cercato e costruito. «Siamo arrivati da Cantaluppi dopo aver provato a lavorare con altri quattro produttori. Eravamo di una sfiducia enorme, lo ammettiamo, ma insieme abbiamo innanzitutto parlato di musica per giorni interi.
Matteo ha una cultura musicale del rock e del pop moderno straordinaria. In termini tecnici, poi, è fortissimo e ci siamo trovati bene. È riuscito a collocare pezzi esattamente dove volevamo collocarli. Non ha stravolto né le canzoni né il suono… Quello che sentite è tutta colpa nostra.»
L’ingresso in una major si potrebbe considerare solo un effetto collaterale: «Siamo in una major, Warner, e il fatto che spacchino è la cosa più fica che abbiamo scoperto! Non sono quel robot mortale del potere che pensavamo!
Il punto sono persone: se nella major ci sono persone di m***a allora quella major è una m***a. Per ora è un’esperienza più che positiva e ci fa sentire in crescita, una cosa bella per una band che suona insieme da più di dieci anni. Abbiamo un rapporto dialettico; per dirti: siamo arrivati in major consegnando il disco già chiuso. E siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui col nostro percorso.»
Parlano con una piacevolezza che appartiene a pochi, i FASK, e starli ad ascoltare in un mite pomeriggio di maggio è un vero piacere. Sulla genesi di Animali Notturni, la band racconta: «Come band vogliono e prima di tutto emozionarci e sentire, noi per primi, quello che suoniamo. Sotto questo punto di vista il processo compositivo parte sempre da noi stessi: se ci rendiamo conto di voler comunicare certe cose in un certo modo ovviamente questo non può non influenzare un brano.
A mano a mano che scrivevamo, abbiamo capito la direzione del disco. C’è stato un filo logico che è andato di pari passo con la voglia di iniziare un nuovo corso ma che è stato anche, in parte, una scelta inconsapevole.» Sono tante le influenze che sono convogliate nell’album, da Springsteen ai REM e a tanto rock inglese in generale: «Puntiamo in alto anche per rendere omaggio a chi ci ha reso una persone migliori. Poi, se devi scegliere, c***o, sii Bruce Springsteen o i REM, no? Ecco, vorremmo essere i REM, a questo punto, come band.»
Una cosa è certa: la musica è troppo importante per noi per poterla sacrificare al compromesso. Fare quello che la gente si aspetta da te è la fine della musica.
Ma in Animali Notturni permane anche lo spirito dei Clash che «dopo il punk, con Londoni Calling hanno fatto sostanzialmente quello che han voluto. Questo è stato di stimolo nella ricerca di perfezione, che è sempre più alta per avvicinarsi alle band che più abbiamo amato.»
Quale potrebbe essere, allora, la definizione per questo lavoro? «Questo è un disco in cui diciamo ‘cuore, amore’, termini strapopolari che possono essere utilizzati in maniera banale ma insieme possono dire quello che vuoi comunicare. È un esempio di come la composizione sia venuta in maniera istintiva perché tutti la potessero capire. La musica di questo album unita a un nuovo approccio di comunicazione diretta ha portato a un disco che si sente come nostro ma suona un po’ anche diverso.
Quindi, diciamo che è un disco molto profondo (si lo so, me la canto e me la suono anche di mestiere…) e sensibile; merita un po’ più di attenzione e spero che la gente si metta a sentire provando ad assorbirlo senza filtri. Animali Notturni richiede un ascolto che matura nel tempo.» Guarda la nostra CLIP VIDEO.
Ogni volta che sentiamo questo disco è come se fosse un inizio. Una paura? Ci domandiamo se la nostra musica continuerà a interessare agli alti. Che la nostra musica non sia più rappresentativa per nessuno è una nostra paura ma è anche quella di cui non devi curarti perché se inizi a pensare di dover piacere a qualcuno per forza sei fottuto.
Questa la tracklist del disco:
- Animali notturni
- Cinema
- Urlo
- Non potrei mai
- Dritto al cuore
- Canzoni tristi
- Un’altra ancora
- Demoni
- Radio radio
- Chiediti di te
- Novecento
Sono Siamo un gruppo di volontari e apertura un nuovo schema nella nostra comunità.
Il tuo sito sito web Sono offerto noi con preziose informazioni informazioni su cui lavorare.
Tu hai fatto un formidabile lavoro e la nostra intera
comunità riconoscente a voi. Maramures Grazie, buona giornata!