IFPI ha rilasciato Connecting with music, report basato su una ricerca condotta da IPSOS Connect riguardo il consumo di musica registrata in 13 tra i principali mercati musicali nel mondo.
I punti-chiave del report globale: i fan di tutto il mondo sono sempre più legati allo streaming audio: a livello globale, il 45% degli utenti ascolta la musica tramite un servizio audio autorizzato (un incremento del 37% rispetto al 2016). Il 90% degli ascoltatori in streaming sente la musica utilizzando uno smartphone.
I giovani fan rimangono fortemente legati alla musica, nonostante l’abbondanza dei media concorrenti: la fascia 13-15 anni è molto legata alla musica, l’85% utilizza i servizi in streaming.
Il Value Gap: i servizi di upload video, come YouTube, rappresentano le piattaforme di streaming on-demand più utilizzate dagli ascoltatori, tuttavia non rendono un valore equo alla comunità musicale. L’85% dei visitatori di YouTube, ogni mese, usa il sito per la musica e il 76% lo utilizza per ascoltare musica che già conosce.
Dati mercato italiano risulta interessante notare che: il 98% degli utenti online dichiara di ascoltare musica tramite modalità in licenza, l’85% usa servizi di video streaming musicali mentre il 46% degli utenti intervistati utilizza un servizio di streaming audio.
Nei metodi ascolto che hanno un maggiore riscontro emerge la radio (95%), anche se il 42% degli intervistati dichiara di acquistare musica sia in formato fisico che digitale.
Molto alto il dato sui giovani tra 16 e i 24 anni che utilizzano lo smartphone per l’ascolto di musica: 91%. Anche i giovanissimi (13-15 anni) risultano fortemente legati al mondo musicale ed il 77% degli intervistati dichiara di fruire di musica tramite servizio di audio e video streaming.